Fiscalità internazionale,  Paesi extra UE,  Unione Europea

British Virgin Islands (BVI) e Brexit

Poche settimane ci separano dal 29 marzo, data ufficiale della Brexit. In questi giorni ovviamente l’argomento tiene banco sia tra la popolazione che tra gli addetti ai lavori, visto che il parlamento inglese non ha ratificato l’accordo tra il Governo inglese del Premier Theresa May e l’ Unione Europea.

Una scelta, questa, che ha aperto le porte a diversi scenari tra cui appunto quello di un no-deal. Ma cos’è, qual è il vero significato del termine e quali potrebbero essere le sue conseguenze?

Cos’è il no-deal: significato

Letteralmente il termine può essere tradotto come «nessun accordo».

In generale potremmo dunque definire il no-deal come una Brexit senza intese 

tra Regno Unito e Unione europea.

L’ipotesi è iniziata a circolare non appena i negoziati tra le parti hanno incontrato i primi

ostacoli. La mancanza di progressi su fronti specifici (primo fra tutti quello irlandese)

ha sin da subito fatto presagire uno scenario no-deal per la Brexit.

Con esso, il Regno Unito lascerebbe immediatamente l’Ue il 29 marzo senza negoziati

né rassicurazioni in merito ai rapporti futuri tra le parti.

Ma cosa quali implicazioni potrebbe avere la Brexi ed il NO- Deal sulle British Virgin Islands ?

Proviamo ad azzardare un’ipotesi

Una volta che il Regno Unito avra’ lasciato l’Unione Europea, le Isole Vergini Britanniche cesseranno di essere uno degli Stati e territori esterni all’Unione Europea. Tuttavia, le relazioni delle Isole Vergini Britanniche con il Regno Unito non cambieranno e i rapporti con i territori esteri sotto la corona inglese, che hanno un considerevole influsso nel settore dei servizi finanziari, dovrebbero rimanere stabili.

La legislazione EU non si applica direttamente alle Isole Vergini Britanniche, quindi e’ probabile che vi siano significative modifiche legislative o costituzionali alle leggi BVI (British Virgins Islands). Tuttavia una volta che il Regno Unito avrà lasciato l’Unione Europea, la sua politica estera e le sanzioni economiche e finanziarie che deciderà di applicare saranno probabilmente diverse da quelle dell’Unione Europea.

Questo può avere un effetto a catena sulle sanzioni finanziarie ed economiche che si applicano nelle Isole Vergini britanniche e nei paesi con i quali ha rapporti d’affari. Quali differenze e quale impatto avranno non sono ancora prevedibili con certezza.

La buona notizia e’ che le Isole Vergini Britanniche hanno elaborato attentamente le leggi, in modo da avere un sistema giuridico stabile, questo farà in modo che le conseguenze giuridiche e costituzionali del Brexit abbiano un impatto minore. Tutto rimarrà sostanzialmente immutato.

Il settore dei servizi finanziari

Un’importante preoccupazione per le Isole Vergini Britanniche, in particolare nel settore dei fondi, è la perdita di influenza del Regno Unito nello sviluppo del regolamento UE e la legislazione che interessa il settore dei servizi finanziari.

Un’ altra preoccupazione che deriva da questa perdita di influenza e’ che le BVI potrebbero essere inserite nella “black list della UE “, tanto che il Primo Ministro delle BVI, Orlando Smith, ha ammesso di “non poter dire” se i cambiamenti legislativi che il governo adotterà per uscire dalla lista nera dell’UE non danneggeranno l’industria finanziaria nel piccolo paese, tanto che il Governo delle BVI ha dato mandato ad un noto avvocato tributarista, con un contratto da $ 400.000, proprio per studiare le contromosse necessarie per non essere inserito nella black list della UE

Le Isole Vergini Britanniche  ( BVI ) hanno forti legami costituzionali ed economici con Londra, ma hanno anche un punto di vista globale ed i loro veicoli sono ampiamente utilizzati in tutti gli Stati Uniti d’America, in Asia, in Africa e in Sud America.

La partita è incerta e Dike Consulting, vi terrà informati costantemente.

Questo articolo fornisce informazioni di carattere generale e non sostituisce la consulenza personalizzata. Come DIKE Cosulting ci adoperiamo insieme ai nostri partenrs internazionali a fornire sempre ai nostri Clienti le migliori soluzioni in tema di fiscalità internazionale, ma è chiaro che le norme cambiano e al loro cambiare il Cliente deve essere pronto a variare la propria strategia. Le variabili di ogni singolo caso devono essere analizzate da un consulente specializzato in fiscalità internazionale, per evitare di incorrere in reati tributari e multe salatissime.

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Gianfranco Conti è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti dal 1991. E' Revisore Legale presso il Ministero di Grazia e Giustizia. Blogger, pubblicista ed autore del libro "ESTERO SICURO". E' componente del Direttivo della Camera di Commercio Italiana in Albania ed accreditato presso diverse Camere di Commercio italiane all'estero (Emirati Arabi Uniti, Cipro). Relatore in convegni e seminari sull'internazionalizzazione d'impresa e pianificazione fiscale internazionale. Nel corso della sua vita professionale è stato Amministratore Unico di diverse società, membro di CdA di aziende a carattere nazionale ed internazionale. Ha una lunga esperienza di commercio e di fiscalità internazionale, Tax planning e mediazione internazionale. Da oltre 20 anni ha fondato Dike Consulting, un network di studi professionali con 5 sedi ( Praga,Tirana, Malta, Dubai e Pogdorica) e numerose collaborazioni con prestigiosi studi professionali nel mondo. Dike Consulting, assiste i Clienti esercitando le seguenti attività : - pianificazione fiscale internazionale per liberi professionisti, imprenditori ed imprese con relativa costituzione di società e veicoli giuridici - gestione dei diritti di proprietà intellettuale; - rappresentanza in trattative di natura commerciale, in Italia ed all'Estero; - costituzione di Fondazioni di diritto italiano ed estero; - assunzione di cariche sociali di Società e Fondazioni - amministrazioni di Trust con funzioni di Protector; - Intermediazione internazionale per l'acquisto o la vendita di prodotti o servizi; - delocalizzazione e trasferimento di imprese italiane all'estero; - servizi di Temporary Manager sia in Italia che all'estero per le aziende nostre Clienti - collaborazioni con primarie strutture finanziarie e bancarie

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