Difendere il proprio patrimonio con la Fondazione
L’articolo di oggi prende spunto, come spesso succede, da un caso pratico e si propone di analizzare la protezione del proprio patrimonio attraverso lo strumento della Fondazione. Sicuramente la Fondazione è uno degli strumenti migliori per mettere i propri beni a riparo dall’aggressione dei creditori, ma gli imprenditori italiani non ci vogliono proprio pensare, vuoi per diffidenza, vuoi per paura, vuoi perché è largamente diffusa la pratica dell’intestazione fittizia dei beni, come unico strumento conosciuto nel tempo. Nell’articolo del blog “ Intestazione fittizia di beni e redditometro”, ho messo in guardia i lettori circa i rischi che si corrono, continuando a perseverare con l’utilizzo di questa diffusissima pratica. Oggi, proprio prendendo spunto, da un colloquio avuto con un noto imprenditore siciliano, voglio approfondire l’argomento dell’utilizzo della Fondazione come strumento di tutela del patrimonio. E’ fatto noto che negli altri Paesi ( soprattutto quelli anglosassoni ) la protezione del patrimonio , ma in particolar modo la differenza tra patrimonio personale ed aziendale sia nel DNA di quei popoli. In Italia invece, la tutela del patrimonio personale e la sua differenziazione da quello aziendale è di fatto una pratica sconosciuta, fatta eccezione per i grossi gruppi bancari ( MPS – Intesa – Unicredit ecc..) e per i grossi gruppi industriali (FCA – ENI ecc..) i quali hanno fatto confluire nelle casseforti delle loro Fondazioni gran parte del patrimonio accumulato negli anni, immobiliare e non. Nonostante i questi ultimi anni, la crisi economica e finanziaria abbia flagellato il nostro Paese, azzerando di fatto il tessuto produttivo delle aziende e che l’azione aggressiva di molti creditori ( Equitalia, oggi AdE-R, in primis) abbia superato la soglia di guardia, gli imprenditori purtroppo non hanno ancora imparato la lezione. Parlare loro di prevenzione spesso è quasi inutile perché non sanno neanche di cosa si tratti e non conoscono i strumenti giuridici per poterla applicare. Non riescono a capire che le casse dell’azienda sono diverse dalle casse personali e che situazioni come quelle che spesso incontro, con grandi commistioni tra patrimonio aziendale e personale, se fino ad oggi hanno tenuto, purtroppo non hanno futuro. Occorre quindi innanzitutto fare chiarezza tra i vari strumenti di protezione. Per quanto riguarda l’affidamento fiduciario, sia dei propri beni che delle quote societarie, Vi rimando agli articoli del blog. Oggi in poche righe vediamo di affrontare lo strumento della Fondazione. Ovviamente per non annoiare il lettore, questioni specifiche sulle Giurisdizioni dove è, a mio avviso, più opportuno costituire una Fondazione, non sono qui affrontate, volendo offrire una panoramica di veloce lettura. La Fondazione non solo è un ottimo strumento di protezione patrimoniale, ma può anche essere utilizzata come alternativa alle disposizioni testamentarie. La Fondazione a differenza del Trust è una persona giuridica a se stante che diventa proprietaria di beni che le vengono donati o che acquisisce direttamente acquistandoli. Inoltre la Fondazione può detenere qualsiasi tipo di beni, può gestire beni mobili e liquidità private. La Fondazione ha la piena proprietà dei beni ed è generalmente gestita dal Consiglio della Fondazione o dal Comitato. La Fondazione può essere fondata sia da persone fisiche che giuridiche e di norma ha un preciso scopo stabilito nell’atto di costituzione. Di conseguenza gli Organi della Fondazione sono vincolati a perseguire tale scopo. Normalmente lo scopo della Fondazione consiste nella tutela del patrimonio personale e familiare e nella relativa pianificazione patrimoniale, volta a far si che detto patrimonio passi indenne attraverso le generazioni e sia reso completamente inattaccabile da parte di terzi potenziali creditori, realizzando così per l’imprenditore una netta separazione tra patrimonio personale e patrimonio aziendale. Dal punto di vista squisitamente tecnico, la Fondazione non è una società, in quando la Fondazione ha dei beneficiari, mentre la Società ha degli azionisti. La differenza è sostanziale, infatti in una società gli azionisti detengono le quote/ azioni, della società e sono soggetti all’aggressione ( attraverso il pignoramento delle quote/azioni ) dei creditori, mentre in una Fondazione i beneficiari non potendo esercitare alcuna influenza sulla gestione e godendo solo di un beneficio e non di azioni/quote, non possono subire alcun tipo di aggressione creditizia da parte di terzi. Occorre quindi una riflessione attenta, sulla scelta degli strumenti giuridici a salvaguardia del patrimonio familiare e/o aziendale, nonché un’accurata rivisitazione del proprio stile di vita. Questo articolo fornisce informazioni di carattere generale e non sostituisce la consulenza personalizzata. Come DIKE Consulting ci adoperiamo insieme ai nostri partners internazionali a fornire sempre ai nostri Clienti le migliori soluzioni in tema di fiscalità internazionale, ma è chiaro che le norme cambiano e al loro cambiare il Cliente deve essere pronto a variare la propria strategia. Le variabili di ogni singolo caso devono essere analizzate da un consulente specializzato in fiscalità internazionale, per evitare di incorrere in reati tributari e multe salatissime. Per questo motivo sono lieto di presentarti “Estero Sicuro” – il libro che può cambiare radicalmente il tuo approccio alla fiscalità internazionale. 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