Spagna: importanti novità legislative su donazioni e successioni

Grazie alla fiscalità di vantaggio offerta dall’Arcipelago delle Canarie e dalle zone franche istituite dal Regno di Spagna, sono moltissimi i cittadini stranieri che negli ultimi anni hanno deciso di trasferirsi e continuano a trasferirsi un questo magnifico Stato. Oltre alla fiscalità di vantaggio, il clima favorevole, la qualità di vita e del cibo e le infrastrutture moderne, hanno influito su questa scelta, facendo si che molti cittadini europei abbiano deciso di vivere in Spagna. Ovviamente in Spagna molti di loro hanno investito nel settore immobiliare, acquistando immobili sia civili che industriali. Vuoi saperne di più ? Richiedi subito la tua consulenza personalizzata via Skype  Le buone notizie per loro sono rappresentate da una recente sentenza del Febbraio 2018 del Tribunale Supremo Spagnolo che ha modificato sostanzialmente il panorama impositivo nazionale in tema di successioni e donazioni. Tale decisione, che segue quelle già adottate dal Tribunale di Giustizia dell’Unione Europea negli anni 2014 e 2015, presuppone il riconoscimento in Spagna della non discriminazione impositiva tra residenti e non residenti, soddisfacendo così il principio di libertà di movimento di capitali che è alla base dell’Unione Europea. MA QUALI SONO LE CONSEGUENZE PRATICHE DI QUESTO NUOVO REGIME ? In Spagna esistono importanti differenze di imposizione tributaria in materia di successioni e donazioni, a seconda della Comunità Autonoma (o della regione) in cui avviene la trasmissione degli attivi. Così, per esempio, se l’eredità o donazione si verifica in regioni come Madrid, Aragona, Asturie, Baleari, Cantabria, Galizia, La Rioja, Murcia e Valencia, l’onere fiscale che viene applicato agli eredi e ai donatari gode di bonus che, in alcuni casi, arrivano al 99% di esenzione sull’imposta. Finora, queste agevolazioni fiscali potevano essere applicate soltanto nel caso in cui l’erede o il donatario fossero residenti in una di queste regioni, discriminando  chiaramente i non residenti extracomunitari (i non residenti comunitari sono stati discriminati fino al 2014, a partire dai cambiamenti legislativi generati dalla sentenza del Tribunale di Giustizia dell’UE). A QUALI CASI SI APPLICA IL NUOVO REGIME ? Ai beneficiari per eredità o donazione, qualunque sia la loro residenza fiscale. Operazioni ammesse: – da genitori a figli ed altri discendenti – tra coniugi – a beneficio di genitori o ascendenti relative a: beni immobili situati in una qualunque delle regioni spagnole che prevedano bonificazioni – partecipazioni societarie – denaro, buoni o qualunque altro titolo. SI POSSONO RECUPERARE LE IMPOSTE PER EREDITÀ E DONAZIONE PRECEDENTI A QUESTO NUOVO REGIME ? La sentenza del Tribunale Supremo Spagnolo origina proprio da una richiesta di rimborso delle imposte pagate da una cittadina residente in Canada, erede di un immobile situato in Spagna. Il Tribunale Supremo ha concesso il diritto al rimborso da parte dello Stato delle tasse pagate in eccesso (con gli interessi) e ad avvalersi dei bonus esistenti come se si fosse residenti in tale regione. Vuoi saperne di più ? Richiedi subito la tua consulenza personalizzata via Skype  CONCLUSIONI Si può richiedere allo Stato spagnolo il rimborso delle imposte di successione o donazione pagate, relative a beni situati in Spagna.  Usare le regioni nelle quali è presente una agevolazione alta (addirittura vicina all’esenzione totale) diventa uno strumento adatto alla programmazione della trasmissione di attivi tra familiari. CASI PRATICI a) Un cittadino messicano decide di donare la sua proprietà stimata in 1.000.000 € a Madrid a sua moglie e ai suoi figli, residenti fuori dalla Spagna. Finora, moglie e figli erano soggetti ad una tassazione (senza bonus) all’aliquota statale che può raggiungere il 34%. Adesso i beneficiari avranno diritto all’applicazione dell’agevolazione prevista a Madrid, come se fossero residenti in questa regione, passando a pagare un’imposta dello 0,3 %. b) Un cittadino italiano decede, lasciando in eredità ai figli, che risiedono in Italia e nel Regno Unito, una casa a Murcia. Fino alla normativa del 2014, i figli erano soggetti ad una tassazione (senza bonus) del 34%. Adesso avranno diritto all’applicazione della bonificazione prevista a Murcia, come se vi fossero residenti, passando a pagare un’imposta inferiore all’ 1 %. Ricordatevi sempre che il tax planning internazionale non è una materia da “fai da te”. Occorre affidarsi a professionisti con adeguate competenze. 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