Fiscalità internazionale

Le imposte di successione e donazione in Europa

Credo che sia opinione diffusa che una tra le tasse più odiate al mondo siano quelle relative alla successione e alle donazioni.

Infatti non riusciamo a comprendere un patrimonio che sia già di fatto nostro o della nostra famiglia, per il solo fatto di esserci trasferito sotto forma di eredità o donazione, sia oggetto di imposta.

Ma gli Stati sulla proprietà privata hanno sempre lucrato, infatti per esempio la tassa di successione risale all’Impero Romano, che raccoglieva il 5% della proprietà ereditata per pagare le pensioni dei soldati. 

La maggior parte dei paesi europei, appartenenti o meno alla UE, evidenziati nella mappa che segue, attualmente riscuote tasse su successione, eredità o donazioni. Questi paesi sono Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia, e il Regno Unito.

Le imposte di successione sono riscosse sulla proprietà del defunto e sono riscosse sul valore dei beni trasferiti e sono pagate dagli eredi, mentre le imposte sulle donazioni vengono riscosse quando la proprietà viene trasferita da un individuo vivente a favore di un beneficiario.

I paesi in genere applicano solo la tassa di successione o di donazione. Tuttavia, le proprietà possono essere soggette a doppia tassazione se rientrano in due giurisdizioni che applicano tasse diverse. Per questo motivo, gli Stati membri dell’Unione Europea hanno applicato meccanismi volti a prevenire o alleviare la doppia imposizione se si verifica una situazione del genere.

Per quanto allettanti possano sembrare per gli Stati, le imposte sulle successione e donazioni, specialmente quando l’OCSE le considera un modo per ridurre la disuguaglianza di ricchezza, la loro limitata capacità di raccogliere entrate e il loro impatto negativo sull’attività imprenditoriale, sul risparmio e sul lavoro dovrebbero indurre i responsabili politici a considerare la loro abrogazione invece di potenziarli.

La mappa che segue dà l’idea della distribuzione di queste imposte nella UE ed è stata realizzata da Tax Foundation ed aggiornata al 2021.

Aliquote fiscali sulle successioni in Europa e aliquote sulle successioni in Europa.  Svezia Danimarca e Norvegia non hanno una tassa di successione L'Europa ha una tassa di successione

Le aliquote fiscali applicate alle successioni ed alle donazioni dipendono spesso dal livello di vicinanza familiare all’erede e dall’importo da ereditare. Ad esempio, in Francia, si applicano aliquote diverse ai trasferimenti tra ascendenti e discendenti, tra fratelli, consanguinei fino al quarto grado e tutti gli altri. Per i trasferimenti ad ascendenti e discendenti, nonché tra fratelli, vengono applicate tariffe più elevate a somme di denaro maggiori.

L’ Italia, tristemente nota per essere uno dei Paesi europei con la pressione fiscale più elevata, nell’ambito delle imposte di donazione e successione, facendo il paragone con altri Paesi (anche a noi molto vicini come per esempio Francia o Svizzera) per certi versi può essere considerato un “paradiso fiscale”, almeno per il momento. Infatti, l’imposta sulle donazioni e successioni segue il seguente schema:

aliquote e franchigie sono determinate dal rapporto di parentela tra beneficiario e donante:

  • 4% per il coniuge e i parenti in linea retta, da calcolare sul valore eccedente 1 milione di euro, per ciascun beneficiario
  • 6% per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente 100mila euro, per ciascun beneficiario
  • 6% da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado
  • 8% da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per le altre persone.

Se a beneficiare del trasferimento è una persona portatrice di handicap grave l’imposta si applica sulla parte del valore della quota che supera 1.500.000 euro, a prescindere dal grado di parentela tra i soggetti coinvolti.

In altri Paesi della UE, come il Belgio o la Svizzera, anche le aliquote fiscali su proprietà, donazioni e successioni variano in base alla regione. La maggior parte dei paesi europei non tassa i trasferimenti al di sotto di un determinato importo.

PaeseTasse di successione/eredità/regaliAliquota fiscale
Austria (AT)No
Belgio (BE)3-80% (dipende dalla regione)
Bulgaria (BG)0,4-6,6%
Croazia (HR)4%
Cipro (CY)No
Repubblica Ceca (CZ)Si applica l’imposta sul reddito (le eredità sono completamente esenti da imposta, ma i regali possono essere tassati)
Danimarca (DK)0-52%
Estonia (EE)No
Finlandia (FI)7-33%
Francia (FR)5-60%
Germania (DE)7-50%
Grecia (GR)1-40%
Ungheria (HU)9-18%
Islanda (IS)10%
Irlanda (IE)33%
Italia (IT)4-8% (con franchiggia di 1.000.000 a favore di determinati beneficiari)
Lettonia (LV)NoNessuna imposta su eredità/patrimonio, ma l’imposta sul reddito può essere applicata ai regali
Lituania (LT)5-10%
Lussemburgo (LU)0-48%
Malta (MT)NoNessuna tassa di successione/eredità/regalo, ma può essere applicata una tassa di trasferimento del 5%.
Paesi Bassi (NL)10-40%
Norvegia (NO)No
Polonia (PL)0-20%
Portogallo (PT)10%
Romania (RO)NoNessuna tassa di successione/patrimonio/regalo, tranne in relazione al trasferimento di beni immobili in determinate circostanze
Slovacchia (SK)No
Slovenia (SI)5-39%
Spagna (ES)7,65-81,6%
Svezia (SE)No
Svizzera (CH)0-50% (dipende dal cantone)
Turchia (TR)1-30%
Regno Unito (GB)20-40%

Fonte: Tax Foundation, 17 Maggio 2022 , EY, “Worldwide Estate and Inheritance Tax Guide 2021”, 14 giugno 2021, https://www.ey.com/en_gl/tax-guides/worldwide-estate-and-inheritance-tax-guide-2020 ; e PwC, “Worldwide Tax Summaries”, consultato il 10 maggio 2022, https://taxsummaries.pwc.com/ .

Ereditare o ricevere una donazione da un residente estero, può far scattare un caso di doppia imposizione , per cui in questo caso vi consigliamo di rivolgervi ad un professionista che potrà guidarvi nel comprendere le diverse norme applicabili in ogni Paese.

Questo articolo fornisce informazioni di carattere generale e non sostituisce la consulenza personalizzata. Come DIKE Cosulting ci adoperiamo insieme ai nostri partenrs internazionali a fornire sempre ai nostri Clienti le migliori soluzioni in tema di fiscalità internazionale, ma è chiaro che le norme cambiano e al loro cambiare il Cliente deve essere pronto a variare la propria strategia. Le variabili di ogni singolo caso devono essere analizzate da un consulente specializzato in fiscalità internazionale, per evitare di incorrere in reati tributari e multe salatissime.

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Gianfranco Conti è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti dal 1991. E' Revisore Legale presso il Ministero di Grazia e Giustizia. Blogger, pubblicista ed autore del libro "ESTERO SICURO". E' componente del Direttivo della Camera di Commercio Italiana in Albania ed accreditato presso diverse Camere di Commercio italiane all'estero (Emirati Arabi Uniti, Cipro). Relatore in convegni e seminari sull'internazionalizzazione d'impresa e pianificazione fiscale internazionale. Nel corso della sua vita professionale è stato Amministratore Unico di diverse società, membro di CdA di aziende a carattere nazionale ed internazionale. Ha una lunga esperienza di commercio e di fiscalità internazionale, Tax planning e mediazione internazionale. Da oltre 20 anni ha fondato Dike Consulting, un network di studi professionali con 5 sedi ( Praga,Tirana, Malta, Dubai e Pogdorica) e numerose collaborazioni con prestigiosi studi professionali nel mondo. Dike Consulting, assiste i Clienti esercitando le seguenti attività : - pianificazione fiscale internazionale per liberi professionisti, imprenditori ed imprese con relativa costituzione di società e veicoli giuridici - gestione dei diritti di proprietà intellettuale; - rappresentanza in trattative di natura commerciale, in Italia ed all'Estero; - costituzione di Fondazioni di diritto italiano ed estero; - assunzione di cariche sociali di Società e Fondazioni - amministrazioni di Trust con funzioni di Protector; - Intermediazione internazionale per l'acquisto o la vendita di prodotti o servizi; - delocalizzazione e trasferimento di imprese italiane all'estero; - servizi di Temporary Manager sia in Italia che all'estero per le aziende nostre Clienti - collaborazioni con primarie strutture finanziarie e bancarie

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