
Fiscalità di vantaggio – Bulgaria
Riprendiamo dopo qualche giorno, il tour virtuale in giro per i Paesi che offrono fiscalità di vantaggio. Oggi facciamo tappa in BULGARIA.
Questo bellissimo Paese, con una storia millenaria e ricco testimonianze che i vari popoli hanno lasciato nel loro passaggio, ai tempi dell’ex Unione Sovietica era il Paese specializzato nella fabbricazione degli armamenti e meta turistica per i gerarchi del sistema che d’estate andavano a trascorrere le vacanze sul Mar Nero.
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La Bulgaria, è uno Stato membro dell’Unione Europea dal 2007 ma a differenza di altri stati non ha adottato l’Euro come moneta, ma ha mantenuto il LEV Bulgaro. Questa scelta alla fine si è rivelata vincente perché ha permesso al Paese di avere più autonomia nel gestire la rinascita della Bulgaria e di essere più appetibile nei confronti degli investitori esteri.
Grandi sono le opportunità che la Bulgaria offre a chi decide di trasferire la propria azienda in questo Paese o di crearne una ex novo. Incentivi in termini di concessioni di spazi ( terreni, fabbricati da ristrutturare ), incentivi sulle assunzioni, snellimento delle operazioni burocratiche.
Essendo Stato membro dell’Unione Europea, ovviamente la Bulgaria non è considerata paradiso fiscale ma il carico fiscale che grava sulle persone fisiche e sulle società, di fatto lo rende tale.
Infatti la tassazione in Bulgaria, sia per le persone fisiche che per le Società è infatti del del 10% !!
Capite bene come tanti pensionati italiani, piuttosto che fare la fila alla Caritas per mangiare, si sono trasferiti in Bulgaria, dove sfruttando una delle tante iniziative promosse dallo Stato, percepiscono la pensione italiana al lordo, senza pagare tasse.
L’unico vincolo è rappresentato dall’accredito sul conto corrente bancario bulgaro che deve mantenere un saldo minimo costante.
Così come, tantissimi nuovi professionisti del web, provenienti da ogni parte d’Europa, si sono trasferiti in Bulgaria nell’ultimo lustro. Possono contare su una tassazione fissa al 10% come persone fisiche senza necessità di aprire società, inoltre possono contare su un costo della vita molto basso unito ad una infrastruttura Internet tra le migliori al mondo.
Nel quadro generale degli incentivi e dello sviluppo del paese, a partire dal 2008 la Bulgaria ha introdotto una flat tax unica del 10% che ha sostituito le precedenti aliquote progressive del passato. L’imposta grava su tutti i redditi delle persone fisiche residenti e giuridiche, anche sui redditi dei non residenti qualora dovessero produrre nel paese.
Sono considerati residenti coloro che:
- Hanno un domicilio permanente nel territorio Bulgaro.
- Sono presenti sul territorio per più di 183 giorni all’anno.
- Sono inviati all’estero per conto di entità residenti.
- Hanno i propri interessi vitali nel territorio.
Sono considerati redditi di fonte bulgara:
- Redditi derivanti da attività economica all’ interno della Bulgaria.
- Redditi provenienti da lavoro o prestazione di servizi effettuati in Bulgaria.
- Dividendi e plusvalenze derivanti dalla liquidazione di quote partecipative in società residenti.
- Redditi provenienti dal trasferimento di ditte individuali in Bulgaria.
- Attività svolte nel paese da sportivi, scienziati, artisti o figure pubbliche anche se pagate da intermediari.
- Tutti gli altri redditi previsti dalla legge.
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Sono esentati da imposta i seguenti redditi:
- Redditi provenienti dalla vendita di appartamenti residenziali e autovetture, che rispettino i requisiti di legge.
- Interessi ricevuti da persone fisiche sui depositi in banche commerciali residenti.
- Sussidi per i figli pagati dallo Stato.
- Borse di studio.
- Premi di lotterie e altri giochi.
- Premi pagati dallo Stato per attività culturali.
- Profitti per la vendita di beni ricevuti in eredità o donazione.
- Vestiti da lavoro o uniformi ceduti gratuitamente dal datore di lavoro ai propri dipendenti.
- Titoli di viaggio per il luogo di lavoro offerti dal datore di lavoro ai propri dipendenti.
Dal reddito sono deducibili i contributi previdenziali obbligatori, gli interessi per i mutui, i contributi per assicurazioni sanitarie e previdenziali fino al 10% del reddito, le donazioni fino al 65% del reddito imponibile, e altre spese specifiche indicate dalla legge.
In genere è prevista un’aliquota fissa del 10% applicata anche a royalties, interessi e plusvalenze mentre per i dividendi e liquidazione delle quote di possesso in società residenti l’aliquota è del 5%. Per gli interessi provenienti dai conti bancari l’aliquota è dell’8%.
Per le imprese individuali che calcolano il reddito secondo le norme dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche l’aliquota è del 10%. La tassazione delle persone giuridiche Questa imposta è stata riformata nel gennaio del 2007 con il Corporate Income Tax Act, ed è dovuta allo Stato da tutte le società o altri enti residenti in Bulgaria.
Per quelle aziende che realizzano particolari investimenti in alcune aree depresse sono previste esenzioni. In questo caso l’imposta non versata deve essere obbligatoriamente reinvestita nell’attività stessa.
Il reddito imponibile viene calcolato a partire dal dato di bilancio corretto secondo le normative fiscali. Tra le principali variazioni da effettuare ci sono:
- Le spese non inerenti o non debitamente documentate.
- Gli interessi eccedenti i limiti indicati dalle regole di thin capitalisation (questo limite è dato dal rapporto tra debiti e patrimonio netto).
- Gli ammortamenti che ai fini fiscali devono essere effettuati secondo delle apposite tabelle previste dalla legge.
- I dividendi ricevuti da società residenti in Bulgaria o in altri paesi UE.
Per quanto riguarda il discorso delle perdite queste possono essere riportate in avanti agli esercizi successivi per un periodo massimo di 5 anni.
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Ricorda sempre che la fiscalità internazionale è una materia complessa che deve essere affrontata con i professionisti esperti del settore, per non incorrere in reati tributari e fiscali, sia in Italia che all’estero
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