Fiscalità internazionale,  Patrimonio,  Unione Europea

Mediaset sposta la sede in Olanda

La notizia circolava da un pò nei corridoi della finanza milanese, ma solo due giorni fa è stata ufficializzata le delibere con le quali i consigli di amministrazione del Biscione e della controllata spagnola, Mediaset España, hanno deliberato la fusione nella nuova Holding “MFE- MediaforEurope- “.

L’obiettivo è «creare valore e sviluppo e diventare la casa di un grande broadcaster europeo – commenta l’amministratore delegato, Pier Silvio Berlusconi, in conferenza stampa a Cologno Monzese -. Con MediaforEurope da un’eccellenza italiana parte una sfida europea».

L’Holding MediaForEurope (Mfe) sarà quotata sia a Milano sia a Madrid e avrà sede fiscale in Italia ( al momento ).

La fusione delle due società si celebrerà il 4 settembre con le assemblee che si terranno a Cologno e in Spagna. E, una volta completata l’operazione, alla holding sarà conferita anche la partecipazione del 9,6% in ProSiebenSat1 acquisita nei giorni scorsi.

Prevista, se tutto andrà nel verso giusto, la distribuzione di un dividendo da 100 milioni entro il 2019.

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Piersilvio Berlusconi, assicura che «non ci sarà nessuna delocalizzazione. Tutte le attività rimarranno in Italia e in Spagna, così come le sedi fiscali nei due Paesi», anche se a nostro avviso questa dichiarazione potrebbe essere, al momento, solo dettatata da ragionevole prudenza verso i mercati.

Infatti è davvero difficile resistere alle agevolazioni fiscali riservate alle Holding nel paese dei mulini a vento, cosi come spiegato nei precedenti articoli del blog Olanda – Novità fiscali in arrivo e Fiscalità di vantaggio – Olanda

Perchè dunque questo spostamento della sola sede legale ? E perchè l’Olanda ?

La scelta dell’Olanda,  è puramente tecnica, perché le regole olandesi consentono una governance in grado di favorire la stabilità della compagine azionaria, certezze gestionali e una maggiore flessibilità per perseguire opportunità di crescita e sviluppo.

Sede in Olanda perché lì le regole fanno sì che una società che affronta un cambiamento possa avere una stabilità di azionariato, a differenza dell’Italia dove troppe regole frenano lo sviluppo delle imprese ed azzerano i sacrifici degli imprenditori.

Sotto il profilo dell’azionariato, Fininvest deterrebbe una partecipazione in Mfe pari al 35,43% del capitale in circolazione, Simon Fiduciaria il 15,39%, Vivendi il 7,71% e al mercato resterebbe il 41,47%. «La nuova holding – specifica Pier Silvio Berlusconi – non si porta più dietro il voto maggiorato. Ragionevolmente i diritti di voto di Fininvest dovrebbero stare sopra il 50%» Esulta anche la presidente del gruppo, Marina Berlusconi, secondo cui per Fininvest «questo è un giorno da ricordare, e con grande orgoglio. Mediaset compie – in linea con gli impegni assunti da mio fratello Pier Silvio – il primo passo per la nascita di un broadcaster paneuropeo. Dimostrando in tal modo di saper reagire da protagonista alle trasformazioni di un mercato sempre più globale e competitivo».

Pier Silvio Berlusconi poi mette in guardia: «Non ci provate nemmeno a strumentalizzare, Mediaset è italiana e si lancia verso una nuova avventura internazionale». Ma non ci sono preclusioni: «Tirare a bordo altri alleati è una cosa in cui credere». Dopodiché l’a.d. si dice anche ottimista sulla reazione di Vivendi, lasciandosi alle spalle il «passato» delle carte bollate sull’affare Premium: «È un azionista e come tutti gli altri azionisti dovrebbe guardare a questa operazione con grande favore. Questa è un’operazione che indubbiamente va nell’interesse di tutti gli azionisti». Infine, il capo azienda del Biscione chiarisce che «noi non consideriamo Netflix un concorrente diretto», perché «fanno un altro mestiere». Certo è che « Mediaset vuole guardare avanti e crescere».

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Con la nascita della ‘superholding’ del Biscione in Olanda non vi sarà alcun “cambiamento nelle società operative in Italia e Spagna per le operazioni e la residenza fiscale che rimarranno nei rispettivi Paesi”, spiega una nota Mediaset. Stimati incrementi di efficienza e risparmio tra i 100 e i 110 milioni entro il 2023 e un ‘net present value’ di circa 800 milioni. Previsto anche un dividendo di 100 milioni e ‘buy back’ fino a 280 milioni al perfezionamento della fusione, a un prezzo massimo di 3,4 euro per azione.

Ma la scelta di scegliere l’Olanda come sede legale ma sopratutto fiscale non è una scelta che possono fare solo i grandi gruppi come Mediaset, ma è una scelta che può fare qualsiasi gruppo di medie dimensioni.

Lo abbiamo detto più volte ai lettori di questo blog e lo diciamo in continuazione ai nostri Clienti: la pianificazione fiscale non è un reato e non è una cosa disdicevole, anzi è una scelta che qualsiasi imprenditore dovrebbe fare, ove ve ne siano i presupposti, perchè sopratutto nella UE, ci sono Giurisdizioni che offrono fiscalità di vantaggio ed occasioni di grande risparmio fiscale.

Continuare a pagare tanto, quando si ha la possibilità legale di poter pianificare il proprio carico fiscale, ci sembra una scelta saggia.

Ricordate sempre che la fiscalità internazionale è una materia complessa che deve essere affrontata con i professionisti esperti del settore, per non incorrere in reati tributari e fiscali, sia in Italia che all’estero.

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L'autore è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti dal 1991. E' iscritto nell'Albo dei Revisori Legali presso il Ministero di Grazia e Giustizia. Blogger, pubblicista ed autore del libro "Estero Sicuro". E' accreditato come "Italian Rapresentative IICUAE" presso la Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti. Relatore in convegni e seminari sull'internazionalizzazione d'impresa e pianificazione fiscale internazionale. Nel corso della sua vita professionale è stato Amministratore Unico di diverse società, membro di CdA di aziende a carattere nazionale. Ha una lunga esperienza di commercio e di Fiscalità internazionale, Tax planning e mediazione internazionale. Da oltre 20 anni ha fondato Dike Consulting, un network di studi professionali con 5 sedi ( Praga,Tirana, Malta, Dubai e Pogdorica) e numerose collaborazioni con prestigiosi studi professionali nel mondo. Dike Consulting, assiste i Clienti esercitando le seguenti attività : - pianificazione fiscale internazionale per liberi professionisti, imprenditori ed imprese con relativa costituzione di società e veicoli giuridici - intestazione, amministrazione e custodia di patrimoni, donazioni, legati e Fondazioni. - partecipazione e rappresentanza in assemblee dei soci, degli azionisti; - gestione dei diritti di proprietà intellettuale; - rappresentanza in trattative di natura commerciale, in Italia ed all'Estero; - costituzione di Fondazioni di diritto italiano ed estero; - assunzione di cariche sociali di Società e Fondazioni - amministrazioni di Trust con funzioni di Protector; - Intermediazione internazionale per l'acquisto o la vendita di prodotti o servizi; - delocalizzazione e trasferimento di imprese italiane all'estero; - servizi di Temporary Manager sia in Italia che all'estero per le aziende nostre Clienti Collaborazioni con primarie strutture finanziarie e bancarie Contatti: info@dikeconsulting.eu Facebook: @difendiltuopatrimonio

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