Fiscalità,  Fiscalità internazionale,  Società estere

Il Marchio Aziendale: di fatto, registrato,comunitario ed internazionale

Le aziende hanno alcune risorse interne, alle quali non attribuiscono alcuna importanza, che invece opportunamente valorizzate, possono creare fonti di reddito inaspettate.
In questo articolo analizzerò il marchio aziendale,
Nel nostro paese ci sono una miriade di aziende di piccole e medie dimensioni, magari fondate anche 70 – 80 anni fa, che nel territorio di loro pertinenza sono conosciutissime e riconoscibili anche solo dal marchio. I Clienti riconoscono immediatamente in quel marchio, l’Azienda con i suoi servizi, le sue merci e  la sua qualità.
Se vi dico: Coca-Cola, Ferrari, Mac Donald’s, Burger King, Apple, Microsoft, ecc..  immediatamente la vostra mente ha visualizzato gli oggetti, i prodotti o i servizi che queste aziende offrono. E’ proprio questo il MARCHIO !
Si distingue il marchio di fatto ( l’incidenza è di circa il 90%  ) dal marchio registrato, che in virtù del processo di registrazione dinanzi all’Ufficio italiano brevetti e marchi (UIBM), gode di una protezione rafforzata in quanto ha data certa, mentre il marchio di fatto deve dimostrare sia la notorietà che il preuso esteso. La registrazione dura dieci anni a partire dalla data di deposito della domanda, salvo il caso di rinuncia del titolare, e alla scadenza può essere rinnovata ogni volta per ulteriori dieci anni.

Quindi il marchio è il segno distintivo del prodotto o servizio offerto da un’impresa o azienda, e che consente di distinguerla dalle altre presenti sul mercato.

Secondo quanto dispone il Codice della Proprietà Industriale (decreto legislativo n. 30 del 10 febbraio 2005) dagli articoli da 7 a 28 , tutti i segni rappresentabili graficamente possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa.

I marchi d’impresa meritevoli di essere registrati sono i seguenti:

– le parole, compresi i nomi di persone;

– i disegni, i suoni, le lettere, le cifre, le combinazioni o le tonalità cromatiche;

– la forma del prodotto o della confezione;

– gli slogan pubblicitari.

Il marchio d’impresa, la cui registrazione è di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico, può essere:

– individuale: se appartiene a una singola impresa o a persona fisica;

– collettivo: quando garantisce l’origine, la natura o la qualità di determinati prodotti o servizi. Solitamente è richiesto da un “soggetto proponente” che può essere una persona fisica o giuridica, per poi essere concesso in uso a quelle singole imprese che si impegnano a rispettare quanto stabilito nel regolamento d’uso.

In base agli elementi che lo compongono si possono individuare tre categorie di marchio:

– il marchio denominativo, costituito solo da parole;

– il marchio figurativo, che consiste in una figura o in una riproduzione di oggetti reali o di fantasia;

– il marchio misto o complesso, effetto della combinazione di parole e figure.

Il Marchio Comunitario

I diritti nascenti dal deposito del marchio in Italia sono validi esclusivamente all’interno del territorio nazionale.

Il ‘deposito marchio‘ può avvenire in Italia, così come in quasi tutti gli Stati del mondo, attraverso singoli depositi nazionali o seguendo delle procedure unificate di deposito, sulla base di convenzioni internazionali (ad esempio il deposito comunitario ed il deposito internazionale).

Occorre distinguere l’iter di registrazione applicabile nel territorio europeo/comunitario da quello applicabile a livello internazionale.

Nell’ambito del territorio dell’Unione Europea esiste una forma di deposito unificata della domanda di registrazione del marchio. La procedura di registrazione è gestita dall’UAMI (ovvero l’Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno) che è l’organismo competente all’esame della domanda per i marchi comunitari, con sede in Alicante (Spagna).

Il marchio comunitario è, dunque, un marchio unico valevole sull’ intero territorio dell’Unione Europea e conferisce al titolare un diritto esclusivo nei 27 Stati membri dell’Unione europea, compresi i Paesi che dovessero entrare a farvi parte in futuro.

La domanda di marchio comunitario va depositata presso l’UAMI, in modalità cartacea o telematica, oppure presso il Servizio Centrale della proprietà industriale di uno Stato membro (per l’Italia presso l’UIBM con sede a Roma) o presso l’ufficio BENELUX dei marchi, in una delle cinque lingue ufficiali dell’Unione (compresa la lingua italiana).

All’esame della domanda ed alla registrazione provvede l’UAMI.

Il marchio registrato comunitario ha una validità di 10 anni dalla data di deposito della domanda e può essere rinnovato per ulteriori dieci anni.

I vantaggi del marchio comunitario consistono proprio nell’iter unificato di deposito e nella convenienza economica quanto ai costi di deposito.

L’iter di registrazione è disciplinato dal Regolamento CE n. 40/94 del Consiglio sul marchio comunitario e consiste in:

– un’unica domanda;

– un’unica lingua procedurale;

– un unico centro amministrativo;

– un unico fascicolo da gestire.

Un limite rilevante del marchio comunitario è conseguenza diretta del suo carattere unitario: un’eventuale contestazione alla validità del marchio, anche in uno solo dei Paesi membri, qualora fondata, porta infatti al conseguente diniego del marchio in tutti i Paesi dell’Unione.

Il Marchio Internazionale

I titolari di un marchio italiano o comunitario possono estenderne la tutela nel territorio di uno o più Paesi europei ed extraeuropei appartenenti alla cosiddetta Unione di Madrid, costituita dai Paesi aderenti alla convenzione in base a due trattati (l’Accordo e il Protocollo di Madrid), presentando un’unica domanda di registrazione internazionale del marchio, secondo la procedura amministrata dall’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale di Ginevra.

Più specificamente la domanda di registrazione di marchio internazionale può essere presentata:

– sulla base di una marchio nazionale registrato (come richiesto dall’Accordo di Madrid);

– sulla base di una una domanda di registrazione di marchio nazionale con riserva di registrazione successiva (come previsto dal Protocollo di Madrid).

Il sistema di Madrid si basa, dunque, sulla cooperazione tra gli Uffici Nazionali dei Paesi Contraenti e l’Ufficio Internazionale che detiene il registro internazionale dei marchi.

I vantaggi connessi alla procedura internazionale sono i seguenti:

– presentazione di una sola domanda di registrazione, redatta in un’unica lingua (francese o inglese);

– pagamento di un’unica serie di tasse e da una scadenza unica del marchio. Da notare è che le tasse internazionali devono essere versate in franchi svizzeri;

– autonomia delle singole designazioni, di modo che un’eventuale contestazione alla validità del marchio, in uno dei Paesi designati, non pregiudica la protezione del marchio stesso negli altri Paesi designati.

Il marchio internazionale ha validità di 10 anni, decorrenti dalla data di concessione e può essere rinnovato per periodi decennali. Inoltre il marchio internazionale non deve essere – in tutti i Paesi designati ed in base alle normative nazionali – contrario alla legge, essere nuovo ed avere capacità distintiva.

E’ altresì prevista la possibilità di estendere geograficamente la registrazione di un marchio internazionale ad altri Paesi non designati nella prima domanda di deposito internazionale: in tal caso, però, la durata della protezione di un’estensione posteriore viene fatta coincidere con la durata della protezione del primo deposito internazionale, in modo da avere un’unica data di scadenza del marchio internazionale.

Come calcolare il valore del marchio e come può il marchio rivelarsi una risorsa per l’azienda lo approfondiremo in un prossimo articolo di questo blog.

Questo articolo fornisce informazioni di carattere generale e non sostituisce la consulenza personalizzata. Come DIKE Consulting ci adoperiamo insieme ai nostri partners internazionali a fornire sempre ai nostri Clienti le migliori soluzioni in tema di fiscalità internazionale, ma è chiaro che le norme cambiano e al loro cambiare il Cliente deve essere pronto a variare la propria strategia. Le variabili di ogni singolo caso devono essere analizzate da un consulente specializzato in fiscalità internazionale, per evitare di incorrere in reati tributari e multe salatissime.

Per questo motivo sono lieto di presentarti “Estero Sicuro” – il libro che può cambiare radicalmente il tuo approccio alla fiscalità internazionale.

Il libro copre una vasta gamma di argomenti, dall’analisi dei sistemi di tassazione mondiali alle strategie per difendere il tuo patrimonio. È scritto in un linguaggio accessibile, pensato appositamente per chi si avvicina per la prima volta a questa disciplina.

L’acquisto del libro “Estero Sicuro” ti riserva un vantaggio esclusivo: un BONUS interno che ti garantisce uno sconto del 50% sulla tua consulenza personalizzata. Un’opportunità imperdibile per chi desidera un’assistenza mirata finalizzata a costituire una società estera e pianificare la propria fiscalità

Si, voglio acquistare il libro ESTERO SICURO per conoscere i vantaggi della fiscalità estera ed ottenere il BONUS con lo sconto del 50% sul prezzo della mia consulenza personalizzata

Puoi trovare il libro su Amazon e nei principali e-book store.

Questo Natale, regalati o regala a chi ami la possibilità di un futuro finanziario più sicuro e parti nel un 2024 con una nuova fiscalità

Ricorda, il sapere è il primo passo verso la libertà finanziaria. Scegli “Estero Sicuro” e inizia il tuo viaggio oggi!

Gianfranco Conti è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti dal 1991. E' Revisore Legale presso il Ministero di Grazia e Giustizia. Blogger, pubblicista ed autore del libro "ESTERO SICURO". E' componente del Direttivo della Camera di Commercio Italiana in Albania ed accreditato presso diverse Camere di Commercio italiane all'estero (Emirati Arabi Uniti, Cipro). Relatore in convegni e seminari sull'internazionalizzazione d'impresa e pianificazione fiscale internazionale. Nel corso della sua vita professionale è stato Amministratore Unico di diverse società, membro di CdA di aziende a carattere nazionale ed internazionale. Ha una lunga esperienza di commercio e di fiscalità internazionale, Tax planning e mediazione internazionale. Da oltre 20 anni ha fondato Dike Consulting, un network di studi professionali con 5 sedi ( Praga,Tirana, Malta, Dubai e Pogdorica) e numerose collaborazioni con prestigiosi studi professionali nel mondo. Dike Consulting, assiste i Clienti esercitando le seguenti attività : - pianificazione fiscale internazionale per liberi professionisti, imprenditori ed imprese con relativa costituzione di società e veicoli giuridici - gestione dei diritti di proprietà intellettuale; - rappresentanza in trattative di natura commerciale, in Italia ed all'Estero; - costituzione di Fondazioni di diritto italiano ed estero; - assunzione di cariche sociali di Società e Fondazioni - amministrazioni di Trust con funzioni di Protector; - Intermediazione internazionale per l'acquisto o la vendita di prodotti o servizi; - delocalizzazione e trasferimento di imprese italiane all'estero; - servizi di Temporary Manager sia in Italia che all'estero per le aziende nostre Clienti - collaborazioni con primarie strutture finanziarie e bancarie

Lascia una risposta

Il Nuovo Libro di Estero Sicuro: Come puoi GUADAGNARE fino al 60% in più, con la pianificazione fiscale internazionale.GUARDA ORA
Open chat
Chatta con noi
Ciao, sono Gianfranco Conti. Come posso aiutarti ?